Jurgen Schultz nacque da una famiglia agiata di Altdorf. Il padre, Marcus, era un burocrate del palazzo imperiale. I suoi due fratelli maggiori scalarono rapidamente le gerarchie dell'esercito imperiale, mentre Jurgen scelse gli studi di Medicina all'università. Il suo interesse verso le arti magiche, però, lo portò ben presto ad abbandonare la scuola che il padre aveva scelto per lui per entrare nel Collegio Rosso. Nonostante le lamentele paterne e nonostante lo scetticismo del suo primo insegnante, il mago Agdan Reuter, Jurgen dimostrò immediatamente uno straordinario talento e una impressionante rapidità nell'apprendimento dei segreti della manipolazione dei venti magici. Il suo periodo di apprendistato è ancora oggi il più rapido nella storia di tutti e otto i Collegi di Magia: in nove mesi e mezzo, Jurgen completò un percorso che normalmente richiede due anni e mezzo.
I primi due anni al servizio del Collegio furono relativamente tranquilli. Jurgen imparò molto e continuò a progredire nelle sue conoscenze ad un ritmo molto rapido. Dovette imparare quindi a barcamenarsi per evitare che l'invidia con cui era guardato dagli altri maghi rossi rallentasse la sua ascesa, ma non vi riuscì fino in fondo: all'età di ventidue anni fu aggregato a un contingente imperiale che aveva un banale compito di pattugliamento nel Nordenland, in una regione non molto distante da Middenheim. In una fredda e nevosa notte di novembre, il contingente fu attaccato e decimato da un gruppo di Uomini Bestia: non ve n'era ancora evidenza, ma quella fu una delle prime incursioni dell'avanguardia dell'esercito invasore di Archaon. Jurgen sopravvisse, ma non solo per suoi meriti: duramente ferito, cedette alle promesse tentatrici di uno spirito demoniaco, che lo dotò di un'armatura nera e gli promise nuovi mirabili poteri.
Con l'ombra del Caos che si allungava sul suo sprito, Jurgen fece ritorno a Middenheim. Le circostanze fecero però sì che non vi fu mai la possibilità che la sua corruzione venisse fuori: l'ombra dell'invasione era imminente. Jurgen fu parte di un piccolo manipolo di eroi, di cui fecero parte Elinar Eledhar e la sua compagna Lorelei, che ebbe lo straordinario merito di spezzare le oscure trame del caos nei pressi di Marienburg, anche e soprattutto grazie all'intervento di Lady Amber Tremayne. Grazie a loro, l'invasione delle forze del Caos perse l'opportunità di attaccare attraverso il mare degli artigli e fu costretta a una lunga campagna via terra, durante la quale il suo impeto fu sicuramente ridotto. Lo scontro finale tra Jurgen e il principe demone Akah'Alot ebbe come esiti la sconfitta dell'infernale condottiero e la liberazione del mago dal suo influsso oscuro.
L'anno dopo, durante la grande battaglia di Middenheim, dove Valten il benedetto mise fine all'esistenza del condottiero Archaon su questo piano di realtà, Jurgen fu in prima linea e combattè valorosamente insieme ai più grandi eroi dell'Impero. Sconfiggendo innumerevoli demoni, uomini bestia e guerrieri del caos grazie alla sua perizia nell'uso del fuoco e dei fulmini, riportò tuttavia una menomazione che gli avrebbe impedito di usare la sua mano sinistra in maniera normale. Scelse di coprirla con un guanto rosso, come ricordo di quei giorni gloriosi e come monito per chiunque lo avesse incontrato nuovamente sul campo di battaglia. Era nato il Pugno Rosso.
Durante i grandi festeggiamenti che seguirono la sconfitta di Arcahon, l'imperatore Valten in persona promosse Jurgen a capo del Collegio Rosso, con una profezia che nessuno, a parte Jurgen stesso, conosce. Da allora il mago è la solida e straordinaria guida del Collegio, nonostante la sua veneranda età.