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Valdenar di Doriman

Valdenar di Doriman: questo è il nome del sovrano-dio delle Baronie. C’è già molto di cui parlare, dopo aver pronunciato questa frase. Valdenar era il comandante delle forze combattenti durante la crociata. Era, stranamente, un uomo guidato da un profondo senso di giustizia. Egli combatteva con la foga di un posseduto e sapeva che perché la libertà delle Baronie fosse compiuta, bisognava sbarazzarsi di Acheron. Accadde, per una serie di circostanze misteriose, che Valdenar ebbe la possibilità di rivelare le sue ansie nientemeno che ad uno degli Elfi delle Cime, una creatura della cui esistenza egli stesso dubitava. L’elfo comprese i fatti e lo aiutò. Gli disse, fin d’allora, che nessuno dei suoi doni sarebbe stato, però, scevro di sofferenze.

Fu così: Valdenar ricevette l’immunità alle malattie e l’immortalità, salvo cause particolarmente violente, dopo un complesso rituale sul suo corpo, ma gli fu predetto che per sempre avrebbe visto coloro che amava appassire lentamente al suo fianco. Ricevette, inoltre, Ephren, una spada magica che agiva contro la stirpe maledetta d’Acheron, tanto bella da ricordargli tutti i giorni che seguirono la Crociata di dover sperare di non usarla mai.

Quando la Crociata ebbe termine, Valdenar capì che alle Baronie occorreva un punto di riferimento, se non volevano restare una nube di piccoli principati incapaci di resistere ad una forza più grande. Quando si accorse che i barbari che avevano combattuto con lui lo osannavano per la sua potenza guerriera, capì qual’era la strada da percorrere.

Fu così che a nordovest di Doriman, dov’egli era nato, fondò Kallienne, l’Unica, capitale delle Baronie, città libera, dove avrebbe vissuto la sua guardia personale e dove ogni abitante delle Baronie sarebbe stato libero di recarsi. Si proclamò sovrano della città e ben presto i baroni, esperti di politica e controllo delle masse, gli tributarono il titolo di loro Re, in cambio d’una corposa libertà d’azione nel proprio feudo. Così le Baronie procedettero, unite e divise, come una sorta di federazione con al centro Kallienne e Valdenar, il Re-Dio, per varie generazioni, fino ad oggi. La previsione dell’elfo s’è rivelata esatta: il Re è spesso triste, poiché la sua vita si prolunga ancora, sebbene i suoi amici, le sue mogli e i suoi figli nascano, crescano e muoiano. Egli comincia a capire di essere destinato a qualcosa di oscuramente grandioso, prima della fine: forse è questo il motivo che impedisce al suo passo di vacillare.

personaggi/valdenar.txt · Ultima modifica: 2021/02/19 21:41 (modifica esterna)